Normativa
I pilastri della Partecipazione sono rappresentati dalla Legge Regionale n 28, del 13 luglio 2017, e dal Regolamento attuativo della medesima legge, approvato con Regolamento Regionale n 13 del 10 settembre 2018.
La Regione Puglia promuove come suo principio fondamentale la Partecipazione che diventa, quindi, la bussola del programma di governo e della sua azione in tutti i settori.
Con l’approvazione della Legge Regionale n. 28 del 13 luglio 2017 è stato sancito un metodo di coinvolgimento permanente dei cittadini, degli amministratori locali, culturali, economici, politici, scientifici, basato sull’informazione, la trasparenza, la consultazione, l’ascolto.
La Legge, infatti, promuove la partecipazione come diritto e dovere delle persone che vivono in Puglia, singole o associate, e individua forme e strumenti di partecipazione democratica, per assicurare la qualità dei processi decisionali sui temi importanti e sulle opere strategiche.
Grazie ad essa i cittadini pugliesi possono proporre, verificare e monitorare gli impegni assunti a partire dal Programma di governo e gli altri atti regionali.
La stesura della Legge sulla Partecipazione e del Regolamento attuativo è stata accompagnata da momenti di partecipazione in tutta la Puglia, che hanno coinvolto migliaia di cittadini, rappresentanti istituzionali e del terzo settore, il partenariato economico e sociale.
Il Regolamento attuativo della Legge sulla Partecipazione della Regione Puglia, dettaglia le modalità con cui applicare la Legge.
Garantisce che le attività partecipative siano adeguatamente accompagnate da iniziative di informazione e di comunicazione, tramite un piano predisposto annualmente dalla Comunicazione istituzionale.
Individua nella piattaforma Puglia Partecipa lo strumento attraverso cui l’Ufficio della Partecipazione gestisce i processi di partecipazione regionali, gli avvisi per quelli territoriali e il bando per le attività culturali e formative previste dalla Legge.
Delinea i principali contenuti della formazione per la promozione della cultura della partecipazione rivolta al personale della Regione e delle amministrazioni locali, per potenziare le competenze progettuali e gestionali di processi partecipativi.
Definisce la composizione e la durata in carica dell’Osservatorio, previsto dalla Legge sulla Partecipazione con funzioni di promozione e garanzia sull'attuazione della Legge e del programma annuale della partecipazione.
Il Regolamento presenta inoltre i criteri, le modalità di finanziamento e cofinanziamento dei processi partecipativi e delle attività di promozione della cultura della partecipazione, secondo cui le istanze potranno essere presentate da soggetti già individuati dalla Legge regionale attraverso apposito "Avviso di selezione”.
Infine, lo stesso documento, disciplina il diritto di Tribuna, ovvero la possibilità per i candidati presidenti che alle precedenti elezioni regionali abbiano ottenuto almeno 5 mila voti individuali e che risultino collegati a liste che non hanno eletto nessun rappresentante in Consiglio regionale, di partecipare a titolo gratuito alle attività del Consiglio secondo tempi e forme compatibili con lo Statuto.